L’ingresso delle truppe americane a Trabia

80 anni di storia

A Palermo i primi reparti della 7a armata sono arrivati il 10 luglio, e già l’indomani la città è completamente in mano al generale Patton; che ha avuto il colpo di genio: riattivare rapidamente il porto e fare sbarcare una divisione, la 9a, che era stata tenuta di riserva. Dopo qualche giorno si darà il via all’avanzata verso Messina; lui Patton da ovest, Montgomery da sud, appena avrà superato quella maledetta montagna, l’Etna, che gli sbarra la strada dopo aver conquistato Catania.

Il 23 luglio 1943 i soldati americani, che avevano occupato Palermo, marciano verso Messina. Nel pomeriggio di quel giorno la colonna di blindati giunge a Trabia, qui trova l’ostacolo naturale costituito dalla porta d’ingresso al Paese.

Il Comandante, Generale Patton, dà l’immediato ordine di abbatterla parzialmente in modo tale da consentire il passaggio dell’imponente macchina da guerra americana, dopo il passaggio da Trabia le truppe  stabilirono il campo in contrada Bragone a ridosso della città di Termini Imerese  che insieme a Cefalù verranno conquistate il giorno successivo.

La leggenda narra che tutti i resti dell’arco vennero gettati nell’allora torrente di fuori porta, che oggi scorre sotto  via Fornace e via Porta Palermo.

Dopo una ricerca sottomarina fatta  da Salvatore Ferrara, per ricostruire la storia della tonnara di Trabia, tra le molte ancore e capicorda trovati sul fondale sono state rinvenute pure delle pietre scolpite, che probabilmente provenivano dall’arco, tesi confermata da un’intervista fatta ad Antonino Filippone, ex lavoratore della tonnara, che spiega che le pietre venivano usate come corpi morti per tenere le reti sul fondo e quelle dell’arco non hanno fatto eccezione. Nel 2008 l’arco è stato restaurato e la parte mancante  ricostruita.

È possibile ascoltare un intervista sulla tonnara di Trabia nella sezione web radio nel programma “Ora Tu Cuntu” puntata N°23. Cliccando QUI

Franco e Francesco Terrasi

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